14 Jan
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La gestione delle pratiche legate al Superbonus ha visto amministratori, tecnici e condomini correre contro il tempo per rispettare scadenze rigide e sfruttare l'incentivo. Tuttavia, un aspetto importante è stato spesso trascurato: l'aggiornamento catastale degli immobili dopo i lavori.

Questo aggiornamento, sebbene non direttamente collegato alle detrazioni, è cruciale per mantenere la regolarità del condominio.

 La normativa sul Superbonus non obbliga esplicitamente l’aggiornamento catastale, spingendo molti a concentrarsi sugli aspetti necessari per ottenere l'incentivo, come il miglioramento energetico, senza considerare le modifiche catastali.

Tuttavia, la Legge di Bilancio 2023 ha conferito all’Agenzia delle Entrate il potere di monitorare gli immobili che, dopo gli interventi, non risultano aggiornati catastalmente. Saranno inviati avvisi ai contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione di variazione (Docfa), obbligatoria entro 30 giorni dal termine dei lavori.

L’obbligo di aggiornare il catasto per molte opere, come l'installazione di pannelli fotovoltaici o l'adozione di un cappotto termico, la normativa non offre linee guida chiare, creando incertezze e margini di discrezionalità per i tecnici e l'Agenzia delle Entrate

Nei condomini, la gestione di queste pratiche è complessa poiché ogni unità immobiliare deve essere verificata singolarmente, aumentando il carico di lavoro. Purtroppo, spesso i contratti con i General Contractor non prevedevano la gestione catastale, lasciando amministratori e tecnici a dover regolarizzare la situazione a posteriori.


Ing. Vito Sampieri

ING. VITO SAMPIERI  E AMMINISTRATORE CONDOMINIALE  == Via Rogoredo, 49 -  20138 MILANO (MI) Tel: + 39 3270051078     pec: vito.sampieri@ingpec.eu
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